Bet è la seconda Lettera dell’alfabeto ebraico; ha un valore numerico 2, in risonanza con Kaf (20) e Resh (200).
Il due è condizione di ogni Relazione, fondamento di ogni Conoscenza e presupposto di ogni Azione.
Servono due occhi per creare un solo sguardo che abbraccia un solo panorama.
Il due è il numero che dà origine alla pluralità perché viene dopo l’uno. Rappresenta gli opposti presenti nella creazione, primo fra tutto l’opposto Bene-Male, rappresenta il conflitto, il dilemma, il dibattito. La Bet è il recipiente, la casa della sapienza che si conquista attraverso il discernimento tra due elementi in opposizione, senza esprimere un giudizio su di essi, perché il giudizio impedisce di vedere con chiarezza la verità.
L’energia di Bet è il fondamento dell’opera della creazione, Bet significa La Casa. È la Dimora il cui ricordo è impresso nelle nostre radici più profonde, il focolare originario da cui siamo usciti, è la luce che sostiene tutta la creazione, che ne è la trama segreta. Bet è la sorgente di ogni benedizione, proprio per la sua stessa forma rappresenta l’unione del regno di sopra e del regno di sotto, i due tratti orizzontali sono collegati dalla sottile linea verticale, a destra. Appare solo quando la Dimora del Cielo e della Terra si sposano per manifestare il Regno unico. Tale Dimora è aperta a sinistra alle influenze spirituali dell Aleph e chiusa a destra, per lasciare maturare in essa i germi della Saggezza. La Dimora è un contenitore, un luogo femminile di accoglienza e ricettività. Se non ci fosse un polo negativo in opposizione a quello positivo non potremmo sperimentare la ricchezza e la pluralità di tutti gli aspetti di cui è fatto il mondo.
La separazione crea una Dimora, i muri e il soffitto ci isolano dall’esposizione alla notte dell’essere. È un fatto di sicurezza ricavarci uno spazio che fissa i confini della nostra libertà d’azione e che protegge temporaneamente il nostro essere indifeso di fronte all’Assoluto.
Questa “Casa” è il cerchio magico che ci separa e ci protegge dal resto. L’Identità è questa casa eretta nell’Essere che ci consente di esistere individualmente offrendoci un nostro proprio spazio nell’anonimo fluire dell’esistenza. La costruzione della Casa è la fondazione della nostra Identità: le fondamenta sono il Temperamento, la struttura è la Personalità, i muri sono l’Ego, gli arredamenti interni sono il Carattere, le stanze sono i ruoli che rivestiamo, le cantine sono l’Inconscio, il tetto è la proiezione ideale di come vorremmo essere, il camino è il Sé.
La Bet è dunque la “Casa della Saggezza” che si manifesta in numerosi modi seguendo numerose vie o sentieri; è il sigillo di Dio che si imprime sugli esseri.
Quando incontriamo questa lettera significa che dobbiamo confrontarci con i nostri dogmi, risolvere i nostri conflitti interni cercando di fare dialogare gli opposti, è un invito a sviluppare la nostra intelligenza emotiva. Significa affrontare le nostre rigidità accettando e integrando la parte di male contenuta nel bene e viceversa.
Attraverso la Bet impariamo a farci recipienti per ricevere la benedizione divina e a riversarla a sua volta verso il mondo che ci circonda. La Bet viene a dirci che abbiamo la facoltà di scegliere, che non siamo schiavi dei condizionamenti, ma possiamo decidere in totale libertà cosa sia meglio per noi. Lavorare con la Bet aiuta a metterci in contatto con la nostra creatività che chiede di essere risvegliata per portare gioia e fiducia in noi stessi e ci invita a riprendere contatto con la sessualità, momento creativo per eccellenza.
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©2022 SPIRIT Blog di Cristin Gioia Naldi
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